How to institute

 

HOW TO INSTITUTE

12/12 h 18:00 CET

Modera Justin Randolph Thompson [AWI]

Watch Panel

La tavola rotonda si concentrerà sulla creazione di nuove istituzioni come strategia per dare centralità a valori non adeguatamente considerati dai canoni e dalle narrative dominanti, e come tattica per promuovere forme alternative di accesso e integrazione in strutture già esistenti. Tenendo presente narrazioni storiche plurali, forme di educazione alternative e il ruolo di mediazione dell’attivismo all’interno delle istituzioni culturali, si attuerà una riflessione sul gatekeeping geopolitico e su conversazioni transnazionali radicate nelle realtà locali. Come si possono costruire i modelli e le strutture di base per il cambiamento che vogliamo vedere? Come si può ricalibrare il valore attribuito alle operatrici e agli operatori culturali e alle comunità emarginate attraverso forme di institution building? Quali sono i limiti del processo di infiltrazione nelle istituzioni al fine di promuovere un cambiamento radicale dal loro interno?

SAVVY Contemporary è uno spazio dedicato all’arte, una piattaforma discorsiva e un luogo di convivialità. SAVVY Contemporary si muove lungo il confine delle nozioni di Occidente e non-Occidente, nell’ottica di comprendere e decostruire i due termini. Ha creato un archivio partecipativo sulla storia coloniale tedesca, un centro di documentazione sulle arti performative, una biblioteca, un programma di residenza e progetti educativi con le scuole. https://savvy-contemporary.com/

Black(s) to the Future è un collettivo poliedrico lanciato nel 2015 e che si muove in una prospettiva afro-futurista. BTTF si impegna a raccontare e costruire un mondo inclusivo, sostenibile e emancipato, attraverso la creazione di contenuti online, organizzando eventi e sviluppando prodotti nel campo della moda, del design, dell’editoria e dell’informatica. Mawena Yehouessi e fondatrice e direttrice di Black(s) to the Future. http://blackstothefuture.com/en/

Afrofeminism in Progress è un progetto pensato da Emmanuelle Nsunda nel 2017 che si situa tra Liegi e Bruxelles. AIP vuole esplorare le questioni decoloniali dal punto di vista delle donne afro-discendenti, creando spazi di discussione sicuri intorno alle loro esperienze e alle relazioni di dominio che governano la loro vita quotidiana.